In sintesi
- 🎬 Nuovo Cinema Paradiso
- 📺 Rai Movie, alle 21:10
- 📝 Racconta la storia di Salvatore, un ragazzo siciliano appassionato di cinema, e del suo legame con il proiezionista Alfredo; il film è un omaggio alla forza della memoria, all’amicizia, e al potere del cinema come rito collettivo e personale, arricchito dalla celebre colonna sonora di Ennio Morricone.
Nuovo Cinema Paradiso, Giuseppe Tornatore, Ennio Morricone, Philippe Noiret: bastano questi nomi per capire che stasera la programmazione TV offre uno di quei momenti che ricordano perché amiamo il cinema. E non è un modo di dire: su Rai Movie, alle 21:10, arriva la versione integrale del capolavoro del 1988, restaurato, rispettato e celebrato in tutto il mondo, vincitore dell’Oscar e del Golden Globe come miglior film straniero.
È la scelta perfetta per la serata del 31 dicembre, quando la nostalgia incontra il desiderio di chiudere l’anno con qualcosa di autentico. E difficilmente troverete qualcosa di più autentico di un film che parla proprio della forza della memoria, dell’amicizia e del potere delle immagini.
Nuovo Cinema Paradiso: perché rivederlo (o scoprirlo) oggi
La storia di Totò e Alfredo è una di quelle trame che resistono a ogni epoca. Ambientato nella Sicilia del dopoguerra, segue la crescita del giovane Salvatore, innamorato del cinema al punto da rubare pezzetti di pellicola per conservarne la magia. È uno dei ritratti più profondi mai scritti sul rapporto tra maestro e allievo, ma soprattutto sull’idea che il cinema non sia solo intrattenimento, bensì un ponte tra generazioni, una macchina del tempo capace di fermare emozioni che altrimenti andrebbero perdute.
Rivederlo oggi, nel 2025, significa confrontarsi con un lascito culturale che ha influenzato intere generazioni di registi. Non è raro trovare interviste a filmmaker di Hollywood che citano Giuseppe Tornatore come modello per la capacità di trasformare il ricordo in racconto universale. È una caratteristica rara: pochi riescono a rendere personale e collettiva la stessa storia.
Da nerd del settore, è impossibile non notare come questo film riesca a giocare con la “memoria cinematografica” attraverso soluzioni formali precisissime. Lo fa con la pellicola come oggetto sacro, con la sala cinematografica come cattedrale laica e con la figura del proiezionista come custode del sapere. Il cinema viene raccontato non come industria, ma come rito.
Nuovo Cinema Paradiso e i volti e le musiche che hanno fatto la storia
Salvatore Cascio, Philippe Noiret e Jacques Perrin portano sullo schermo tre versioni dello stesso uomo, ma con tre energie completamente diverse. Noiret, in particolare, regala uno dei personaggi più iconici del cinema europeo: un maestro imperfetto, ironico, severo e affettuoso. Un ruolo talmente potente da valergli il BAFTA, consacrandolo come figura simbolo del film.
La musica di Ennio Morricone, affiancato dal figlio Andrea, è una delle colonne sonore più riconoscibili di sempre. Non accompagna la storia: la racconta. È l’elemento che trasforma i ricordi di Salvatore in emozione pura, con quel crescendo malinconico che ormai appartiene al DNA del cinema italiano. Non è un caso che abbia vinto premi in tutto il mondo e che ancora oggi venga usata come esempio di perfetta fusione tra immagine e suono.
Chi guarda questo film per la prima volta spesso rimane sorpreso dalla sua struttura a incastro temporale. Tornatore costruisce un gioco di specchi tra passato e presente che ricorda un po’ il cinema francese degli anni ’60, e un po’ i melodrammi italiani degli anni ’50. Ma la verità è che Nuovo Cinema Paradiso è un oggetto unico: fonde i generi, supera le mode e si presenta come una lettera d’amore al cinema che ha validità eterna.
Cosa aspettarsi stasera su Rai Movie
La versione in onda stasera è quella integrale, dalla durata di 190 minuti. Un viaggio più lungo rispetto a quello a cui molti erano abituati negli anni ’90, ma anche più completo, più adulto, più doloroso. Non solo per il tempo dedicato alla storia d’amore tra Salvatore ed Elena, ma per come amplia il senso del ritorno, della perdita e dell’identità.
Se volete prepararvi alla visione, ecco i punti che più colpiscono chi si avvicina al film o chi lo rivede dopo anni:
- Il finale, un concentrato di cinefilia pura che ancora oggi viene studiato nelle scuole di cinema.
- La ricostruzione del paese siciliano, che mostra un’Italia reale e al tempo stesso mitica, sospesa tra miseria e poesia.
Ogni volta che si rivede Nuovo Cinema Paradiso, c’è un dettaglio nuovo che emerge: un’inquadratura che non avevamo notato, un gesto di Noiret, una scelta sonora, un movimento di macchina micidiale nella sua semplicità. È uno di quei film che crescono con lo spettatore, si trasformano insieme a lui e diventano specchio di epoche diverse della tua vita.
Questa sera, nell’ultima notte dell’anno, ha un’energia speciale: ricorda che ogni fine contiene un inizio, che ogni cambio di rotta ha un maestro alle spalle, che ogni ricordo può restare vivo se lo custodiamo. E se amate davvero il cinema, non c’è scelta migliore per salutare il 2025.
Indice dei contenuti
